Cara Paura, ciao, in questa vita ho scelto il nome Monica.
Ti ricordi di me?
Ci siamo incontrate spesso nel corso delle numerose vite che ho scelto di vivere. Ho interpretato molti ruoli. Che io vestissi un corpo di donna o di uomo, che io fossi ricco o povero, santo o assassino, strega o inquisitore, nulla ha impedito che tu mi facessi visita e che io aprissi alla tua invadenza la porta dei miei visceri.
Ricordo che il tuo bussare, all’inizio sconosciuto, diventava sempre più famigliare, a mano a mano che io mi lasciavo avvolgere dalle tue spire e le mie giornate assumevano quel tuo caratteristico colore grigio fumo. L’aria diveniva sempre più rarefatta ed io il più delle volte soccombevo, senza respiro.
All’inizio mi affascinavi, sono sincera. Il solleticare che mi procuravi al centro dello stomaco mi faceva sentire che la vita scorreva in me, ma l’epilogo rimaneva poi sempre lo stesso. Io morivo dentro mentre tu ti fortificavi e mi attendevi al prossimo varco, fino a che, sfinita, lasciavo ancora e ancora che tu mi mangiassi lentamente ma inesorabilmente, fino a raggiungere le parti più profonde e segrete di me.
Non ho saputo sfruttare fin da subito i miei poteri, finchè non ho capito che avrei potuto volgere a mio favore i nostri incontri.
E’ stato così che, col il trascorrere dei secoli, ho imparato a riconoscerti, ad annusarti, grazie al mio istinto primordiale. Ho memorizzato nel mio DNA il tuo odore e il tuo sapore amaro, simile alla fuliggine. Vita dopo vita ho affinato la mia abilità nel riconoscerti anche a grande distanza ed è stata questa la chiave con cui ho aperto la porta alla tua più grande ed eterna rivale: l’Immortalità!
Grande è stato il tuo sgomento nel ritrovarti faccia a faccia con Lei, e constatare che la Verità aveva prevalso sulla menzogna che ti caratterizza e che è sempre stata il tuo lasciapassare. La consapevolezza di essere Anima Immortale in un corpo fisico che mi fa da Tempio e che utilizzo come veicolo per traghettare fra le mie innumerevoli vite, La certezza che IO “non posso” morire, ma sarà solo ciò che ho costruito nella materia a lasciare il palcoscenico, mi ha dato la forza di amarti.
Si, hai capito bene, cara Paura, perché ci vuole forza d’animo per salire su, su e poi ancora più su, al di sopra del tuo intricato e subdolo labirinto e vederti per ciò che sei: un’amica che ha giocato un ruolo fondamentale nella mia evoluzione e che ora ringrazio perché è grazie anche a te se sono ciò che sono: un’Anima realizzata, evoluta, un guerriero di Luce che ha accolto la chiamata per aiutare altri Viaggiatori Astrali a percorrere la Via della Conoscenza.
Riconosco anche che spesso è stata proprio la tua presenza a tenermi lontana dai pericoli e ti ringrazio perché imparare a riconoscere quando venivi a me non per schiacciarmi, bensì per salvarmi, è stato parte del mio cammino per amarti.
Ora il tuo posto è nel mio Cuore. Quando mi raccolgo, seduta sulla mia sedia di cristallo proprio al centro del mio petto e ti ritrovo, avvolta dal mio Amore e dalla mia Riconoscenza, sorrido e mi sento al sicuro. Convivo con te per ricordarmi chi siamo veramente. Tu ed io apparteniamo ad una stessa Fonte, e non siamo molto diverse: entrambe operiamo per la crescita e per la prosperità. Non ti vedo più con gli occhi di tanti secoli fa, tu così immensa ed io piccola e fragile, in piedi non arrivavo alle tue ginocchia! Come accade ai bimbi, che guardano tutto il mondo dal basso verso l’alto, ma che crescendo ridimensionano le prospettive, così io ora ti parlo guardandoti negli occhi.
E finalmente “TI VEDO”.
Grazie di esistere.
Monica